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Ricordando Alessandro Pace

Aprile 22, 2025

Pubblichiamo, per gentile concessione del Fatto, un bel ricordo del Professor Alessandro Pace, scomparso il 18 aprile. Maestro del diritto costituzionale, il Professor Pace e si è intestato tante “battaglie” a difesa della nostra Costituzione. Pur se molto diverso nel carattere e nello stile da Valerio Onida, grande era la stima reciproca fra i due. È stato anche un buon amico ed estimatore del ramo bresciano della scuola Onida, che lo ricorda con affetto e rimpianto.
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𝗨𝗻𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝘀𝗽𝗲𝘀𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗖𝗮𝗿𝘁𝗮: 𝗮𝗱𝗱𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳. 𝗔𝗹𝗲𝘀𝘀𝗮𝗻𝗱𝗿𝗼 𝗣𝗮𝗰𝗲

Silvia Truzzi sul Fatto del 20/04/2025

Se c’è un posto lassù riservato ai difensori della Costituzione – un Cielo degli spiriti combattenti – Alessandro Pace è andato a raggiungere lì la collega che più stimava, Lorenza Carlassare: il professore è scomparso venerdì a 89 anni, dopo una vita spesa in difesa della Carta (i funerali mercoledì, alle 11.30, nella chiesa di San Bellarmino, a Roma).

Era nato a Lanciano nel 1935 e si era laureato in giurisprudenza all’Università di Roma nel 1957; era stato allievo di Carlo Esposito e di Vezio Crisafulli, aveva conseguito la libera docenza nel 1967.
Il curriculum universitario è ricco: ha insegnato a Cagliari, Modena, Firenze, a lungo alla Sapienza.

Presidente dell’Associazione italiana dei costituzionalisti, direttore della rivista Giurisprudenza costituzionale, è autore di oltre duecento pubblicazioni tra libri, articoli e relazioni.

Ma cosa è stato Alessandro Pace per noi?
I lettori del Fatto lo sanno: è stato un compagno di viaggio e una bussola nei bivi cruciali dell’ultima storia della Repubblica.
Lo ha fatto soprattutto da avvocato: ha discusso e vinto i giudizi di legittimità costituzionale del Lodo Schifani e del Lodo Alfano, poi i conflitti di attribuzione tra la Procura di Milano contro il governo nel caso Abu Omar e tra la Procura di Palermo e il Quirinale, regnante Napolitano, nella vicenda della trattativa Stato-mafia.

Nel 2006 è stato uno dei protagonisti della campagna contro il premierato di Berlusconi e lo stesso ha fatto, da presidente del Comitato per il No, nel 2016 in occasione della riforma Renzi. Se dovessimo scegliere uno tra i tanti insegnamenti che ci lascia il professor Pace è questo: la Costituzione non è intoccabile, può essere modificata a patto che lo si faccia in modo puntuale e circostanziato. Il contrario delle manomissioni che governi di ogni colore hanno provato, e provano, a mettere in campo, stravolgendo l’architettura e lo spirito e della Carta.

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